Gattamolesta
Flauto, percussioni, chitarra acustica, organetto, fisarmonica.
Alla base del progetto vi è la ricerca delle radici della musica balcanica, lavorando sulle sonorità e ritmi zingari, ma anche tingendo i brani originali con testi in italiano, che pescano nel cantautorato di casa nostra. L’ispirazione viene da Bregovic, Kusturica, Gogol Bordello, ma pure da Tom Waits e da band degli anni ’80 come i Dead or Alive.
I pirati romagnoli del Power-Folk cantano e suonano di amori platonici e carnali, di tristezze e solitudini, di spensieratezze perdute e disillusioni, sempre con l’orgoglio tipico delle popolazioni gitane, che non si lasciano mai andare alla disperazione, ma affrontano tutto con la musica. I Gattamolesta difendono con la loro arte la forza interiore che dà lo stimolo per vivere, con passione e giocosità, anche nelle disavventure.